Expert Consensus per l'utilizzo di Apomorfina nella malattia di Parkinson: raccomandazioni per la pratica clinica
Un’ampia evidenza è a supporto dell'uso di Apomorfina somministrata per via sottocutanea come una terapia efficace per la malattia di Parkinson, ma fino ad oggi nessuna raccomandazione di consenso era a disposizione per guidare gli operatori sanitari nell'applicazione ottimale della terapia con Apomorfina nella pratica clinica.
Un documento di raccomandazioni di buone pratiche è stato redatto per la selezione dei candidati idonei per il trattamento con Apomorfina per via iniettiva intermittente ( formulazione penna-iniezione ) o con Apomorfina per infusione continua ( formulazione pompa ), per l'avvio dei pazienti alla terapia e per la gestione del loro trattamento in corso.
L’Apomorfina è un'opzione terapeutica adatta per i pazienti con malattia di Parkinson che soffrono di fastidiosi periodi OFF nonostante il trattamento ottimale con i farmaci per via orale.
Grazie alla sua velocità di azione, l’iniezione di Apomorfina è particolarmente adatta a quei pazienti che necessitano di un rapido sollievo per entrambi i periodi OFF, prevedibili e imprevedibili, e a coloro che richiedono sollievo rapido e affidabile quando si aspetta un periodo OFF, a quelli con problemi di assorbimento della Levodopa o con problemi di svuotamento gastrico che presentano un periodo ON in ritardo o non-riuscito, o per rapido sollievo della distonia del primo mattino o della acinesia.
L’Apomorfina per infusione è adatta per i pazienti in cui i periodi OFF non possono più essere adeguatamente controllati con trattamento orale standard o per coloro nei quali l’Apomorfina per via iniettiva alle dosi di salvataggio è efficace, ma deve essere somministrata con alta frequenza ( più di 4-6 volte al giorno ), o sono associate ad aumento della discinesia.
Oltre a trattare le fluttuazioni motorie, ci sono prove che l’Apomorfina per infusione può essere efficace per la gestione di specifici sintomi non-motori della malattia di Parkinson associati a periodi OFF.
L’Apomorfina per infusione è meno invasiva rispetto ad altre opzioni di trattamento non-orali per la malattia avanzata, come l’infusione intradigiunale di Levodopa e la stimolazione cerebrale profonda. ( Xagena2015 )
Trenkwalder C et al, Parkinsonism Relat Disord 2015; Epub ahead of print
Neuro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Associazione tra attività fisica e malattia di Parkinson nelle donne: follow-up a lungo termine dello studio di coorte E3N
Precedenti studi di coorte hanno riportato che una singola misura di attività fisica valutata al basale era associata a una...
Caratteristiche della tomografia a coerenza ottica retinica associate alla malattia di Parkinson incidente e prevalente
Studi su cadaveri hanno mostrato neurodegenerazione correlata alla malattia e altre anomalie morfologiche nella retina di individui con malattia di...
Sicurezza ed efficacia di Venglustat nella malattia di Parkinson associata a GBA1
Le varianti del gene GBA1, che codifica per la glucocerebrosidasi dell'acido lisosomiale, sono tra i fattori di rischio genetico più...
Trattamento transdermico con Nicotina e progressione della malattia di Parkinson in fase iniziale
Studi epidemiologici hanno dimostrato che i fumatori hanno una minore incidenza della malattia di Parkinson. Si è ipotizzato che la...
Ablazione a ultrasuoni focalizzata del globo pallido nella malattia di Parkinson
L'ablazione ecografica focalizzata, unilaterale, del segmento interno del globo pallido ha ridotto i sintomi motori della malattia di Parkinson in...
Associazione del cambiamento di peso precoce con declino cognitivo nei pazienti con malattia di Parkinson
Si è determinato se il cambiamento di peso precoce sia associato al successivo deterioramento della funzione cognitiva, comprese le prestazioni...
Associazione tra farmaci da prescrizione e conseguente rischio di malattia di Parkinson
Il tasso di incidenza della malattia di Parkinson ( PD ) è aumentato rapidamente negli ultimi anni. Tuttavia, non esistono...
Associazione dell'attività della glucocerebrosidasi nel liquido cerebrospinale con il rischio di demenza incidente nei pazienti con malattia di Parkinson
Le variazioni nel gene della glucocerebrosidasi ( GBA ) sono fattori di rischio comuni per la malattia di Parkinson e...
Effetti dell'esercizio sui sintomi depressivi nei pazienti con malattia di Parkinson
Lo scopo di uno studio è stato quello di fornire prove chiare a sostegno dell'esercizio per migliorare i sintomi depressivi...
Risposta alla Levodopa nei pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale: studio LEAP
Lo studio LEAP ( Levodopa in EArly Parkinson's Disease ) ha permesso di condurre analisi post hoc riguardanti gli effetti...